Sentieri per trekking e mountain bike
La montagna di Villar Perosa si presenta oggi come una distesa pressoché uniforme di bosco che copre anche i prati e i terreni coltivati di un tempo. Infatti fino ai primi decenni di questo secolo Villar Perosa ero costituita da insediamenti sparsi sul versante della montagna, poi, con l'inizio dell' attività industriale, la popolazione si è prevalentemente trasferita dalle borgate nei pressi della fabbrica.Molte borgate sono state abbandonate, alcune case sono ormai crollate, e lo vegetazione sto occupando molti degli spazi lasciati dal lavoro dell'uomo. Di quel mondo rurale scomparso sono però ancora visibili tanti segni: terrazzamenti dove il bosco ho preso il posto delle coltivazioni, e soprattutto lo rete di sentieri che abbiamo cercato di censire e di descrivere.
Si tratta di itinerari non molto lunghi, che possono essere riuniti in percorsi più ampi che si prestano anche all'utilizzo della mountain bike. L'ambiente è quello del bosco misto di media montagna, che talvolta si apre in radure dalle quali si godono piacevoli panorami sull'alta Val Chisone e sulla pianura.
In linea di massima le passeggiate sono praticabili tutto l'anno, ma sono particolarmente piacevoli nelle stagioni di mezzo, poiché d'estate lo vegetazione potrebbe risultare fin troppo rigogliosa e d'inverno non è raro che il bosco sia innevato. Queste circostanze permettono di percorrere con gli sci da fondo le strade e i prati dello cresta e di passeggiare nei boschi con le racchette da neve.
Dislivello: 250 m
Superata la borgata sartetti (I Sartét) si prosegue per la strada sterrata B1 fino al primo tornante a dx (pochi metri oltre le case) dove si imbocca il sentiero che sale (segnavia gialli e rossi9. Dopo pochi minuti di salita si abbandona per seguire l'evidente deviazione a sx (segnavia rosso) che sale sempre nel bosco fino a raggiungere un sentiero largo, quasi una strada a mezza costa. Percorrendolo verso sx si giunge ad un colletto (cippo di confine) oltre il quale, evitata una traccia che scende, sono possibili due sentieri in salita, entrambi con segnavia gialli e rossi (quello di sx fa un giro più lungo, l'altro sale più sul filo della cresta) che portano a un colletto dove vanno a congiungersi con il sentiero C2 che prosegue per il rifugio della Fraita (chiuso; ottima fontana) e il Pian Granetta (Pian d'l Granet).
Ciclabilità in salita: 75%
Ciclabilità in discesa: 100%
Alcuni tratti risultano non ciclabili in salita e richiedono cautela in discesa in considerazione delle pendenze elevate: nel complesso, ciclisticamente impegnativo.
Dislivello: 250 m
Oltre la Borgata Sartetti, (I Sartét, strada B1) si imbocca il sentiero descritto nella prima parte dell'itinerario precedente (segnavia gialli e rossi). Dopo pochi minuti di salita si evita la deviazione a sx (C1) e si prosegue per il sentiero principale (segnavia gialli e rossi). Giunti ai resti di alcune miande disposte a corte il percorso svolta a dx per raggiungere in breve la estrada B1, che si attraversa proseguendo su un sentiero che porta quasi subito a una casa i discrete condizioni. Si prosegue in salita senza segnavia, fino a raggiungere nuovamente la strada B1. Imboccata la strada verso sx (in discesa per poche decine di metri) si nota sulla dx uno slargo con l'inizio di una traccia in salita. La si percorre nel bosco per alcuni e poi si segue verso dx una traccia meno evidente a mezza costa. In breve ci si ritrova su un sentiero ben marcato che si percorre in salita fino a raggiungere un colletto (congiungimento con le due varianti del C1). Si prosegue nel bosco in lieve salita fino a giungere in prossimità del rifugio (chiuso) e della fontana (raccomandabile) della Fraita. Proseguendo per la strada, in pochi minuti si giunge al Pian Granetta (Pian d'l Granèt).
Ciclabilità in salita: 50%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 345 m
Dalla borgata Didiera (strada B2) si prosegue per la strada e superato un primo tornanate a dx si imbocca il sentiero che sale ripido a sx (10 m circa dopo il tornate). Dopo pochi minuti di salita si svolta a dx ignorando una traccia che prosegue diritta (C5 verso la borgata Ciardossini). Superato un pilone votivo (piloun d'î Lerda) si svolta a sx evitando nuovamente il sentiero C5 che prosegue diritto. Incrociata la strada B2 in corrispondenza di u tornante si prosegue per la pista forestale che si sboda in un lungo diagonale, cui segue un tornante verso dx poco dopo il quale si passa vicino ad u casolare in buone condizioni. Segue nuovamente un diagonale dal quale si stacca a sx, in salita, un sentiero che volendo si può imboccare come scorciatoia. Il successivo tornante, veros sx, si trova nei pressi della borgata Ciusranda (Chioserande sulla carta), che però non si attraversa (dalla borgata parte il sentiero C4 per San Giuliardo). Salendo ancora ci si ricongiunge con la strada B1 che si percorre verso sx per breve tratto.
Dislivello: 50 m
Si attraversa la borgata Ciusranda (raggiungibile, ad esempio, con l'itinerario C3) proseguendo lungo il sentiero che percorre i prati e successivamente si addentra nel bosco. Il tracciato descrive un'ampia curva verso dx, in salita, e giunge in breve al grande spazio aperto dei prati di San Giuliardo (San Giuliant).
Ciclabilità in salita: 80%
Ciclabilità in discesa: 100%
Percorso breve con pendenze abbastanza sostenute.
Dislivello: 90 m
Dallo spiazzo con fontana a ridosso delle case dei Ciadossini(I Ciardussin, strada B1) si attraversa centralmente l'abitato e ci si inoltra nel bosco con un sentiero a mezza costa, evitando una traccia piuttosto evidente che scende a dx. Proseguendo per il sentiero principale tra grandi castagni, si giunge nei pressi di alcune case distrutte; di qui si scende nella coumba ad attraversare il piccolo corso d'acqua e si prosegue fino a raggiungere una traccia che sale sulla sx. La si percorre (ignorando un piccolo sentiero a dx, che si perde nel bosco) svoltando a dx dove il sentiero fa una specie di tornante. Dopo un breve tratt odi mezza costa in salita si evita un'evidente traccia a dx in discesa, continuando a salire. Si passa alla sx del pilone votivo affrescato detto 'l piloun d'i Lèrda e, superatolo, si evita la traccia a sx in salita proseguendo invece, prima in piano e poi in lieve discesa, fino a raggiungere la strada B2 un po' sotto la borgata della Roussa.
Ciclabilità Ciardossina-Roussa: 60%
Ciclabilità Roussa-Ciardossina: 95%
Dislivello: 120 m
Percorrendo la strada A2 si supera la borgata Saretto ('l Sarèt) e oltrepassata l'ultima casa a sx (già alla fine dell'abitato) si imbocca un sentiero sulla sx, in salita. Si cammina prima lungo una recinzione, poi (in località San Sisel), lasciandosi successivamente a sx un primo e un secondo sentiero (C19 verso la borgata Molliere), si sale a dx per boschi e prati. Giunti poco sotto la borgata Droglia (I Drouia), al bivio si procede in salita, raggiungendo in pochi minuti le case e l'incrocio delle strade A 1 e B3.
Ciclabilità in salita: 80%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 220 m
Percorrendo la strada A2 si supera la borgata Saretto ('l Sarèt) e, in prossimità dell'ultima casa dell'abitato, si imbocca sulla dx un ponte pedonale in muratura che attraversa il piccolo corso d'acqua (rio); di qui si segue un sentiero ben evidente che, prima del bosco poi piegando verso sx lungo un prato e una recinzione, raggiunge una casa bianca sulla strada A2.
Ciclabilità in salita: 70%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 350 m
Attraversata la borgata Ciardossina (La Ciardoussina; strada A4), si imbocca un sentiero che si dirige verso dx e prosegue a mezza costa fino a perdersi in un prato in salita; la traccia torna ad essere nuovamente evidente al culmine dello spiazzo erboso e conduce al versante sx di una valletta (coumba) di cui raggiunge e attraversa il fondo. Giunti sul versante opposto, si guadagnano in breve i prati sottostanti la borgata, presso una piccolissima casetta bianca all'estremità superiore dell'abitato, parte il sentiero che porta ai Muretti superiori. Oltrepassato il bell'arco che sovrasta l'antico forno si imbocca il sentiero che prosegue diritto al di là della strada B5. Si sale nel bosco ignorando una traccia che devia a sx i piano e con un'ampia e ripida curva verso dx si arriva a costeggiare il muro di contenimento di un prato. Nei pressi di una manda ancora in discrete condizioni si incrocia un sentiero a mezza costa che si prende verso dx e si lascia dopo pochi metri per imboccare l'evidente traccia in salita che raggiunge rapidamente la strada asfaltata A1 in prossimità di alcuni ruderi di case. Attraversata la strada, si prosegue in lieve salita deviando verso sx per un sentiero dapprima molto agevole e poi un po' ingombro di vegetazione. La traccia descrive un'ampia svolta verso dx, incontra un sentiero quasi in piano che si imbocca verso sx (in direzione dx, grande prato con bel panorama sulla Val Chisone) e giunge poi al colle Morsero (col Mourté) sulla strada B8.Dal colle si può congiungere al sentiero di cresta C14 in due modi: a) attraversando la strada e proseguendo diritto per l'ampio sentiero che corre perpendicolarmente alla cresta e poi scende sul versante della Val Lemina a incrociare il C14; b) imboccando la strada verso dx (direzione Fraita) e iin seguito, sulla dx, un sentiero con segnavia gialli e rossi che attraverso il bosco e si ricongiunge in pochi minuti al C 14 presso il colle Cumola (la Coumoula ).]
Ciclabilità in salita: 35%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 320 m
Percorrendo lo strada A3, oltrepassato la borgata Cascinette (le Casin'tte), nei pressi del bivio con la strada che scende alla borgata Compassi ho inizio un evidente sentiero che sole per prati e boschi fino o raggiungere lo borgata Casavecchia (la Ca' veia), costituito do due nuclei. Un tornante di strada non asfaltata conduce all'abitato superiore (ignorare la traccia a sx dove la strada curva a dx) e in corrispondenza delle ultime case si imbocca il sentiero in salita nel bosco, che prosegue fino od attraversare lo strada B5 (qui si congiunge con il sentiero C 10 che sale dalla borgata Prietti). Si continua a salire tra gli alberi, si attraversa nuovamente la strada B5 seguitando per il sentiero, ed evitando una deviazione o dx si prosegue sullo traccia di sx in salita ripida nel bosco. In pochi minuti si raggiunge un sentiero a mezza costa che, imboccato verso dx, passa vicino alla mianda Ribetti ('d Ribèt) e in breve arrivo alla borgata Miandassa. (NB: lo stesso sentiero, se imboccato verso sx ritorno sullo strada B5.)
Ciclabilità in salita: 50%
Ciclabilità in discesa: 100%
Nella parte intermedia, nel tratto compreso tra la borgata Casavecchia e la mianda Ribetti l'itinerario si svolge su terreno ripido e sconnesso: non ciclabile in salita, divertente ma impegnativo in discesa.
Dislivello: 110 m
Superata la casa che reca sul muro l'indicazione della borgata Prietti ( i Priet; strade A3/A6), si devia a sx in un praticello, primo di uno cosa con caratteristici muri in pietra e balconi in legno, e passando in mezzo alle case si giunge all'imbocco di un sentiero che sale molto incassato. Proseguendo tra prati e vecchi frutteti, il tracciato entra nel bosco, dove descrive alcuni tornanti in salita e giunge a un bivio. Il sentiero a dx raggiunge in pochi minuti l'tinerario C9 in corrispondenza dell'incrocio con lo strada B5. Di qui si prosegue per il sentiero C9 fino alla Miandassa.
Ciclabilità in salita: 85%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 100 m
Dalla borgata Miandassa (la Miandassa; fontana, pilone votivo, carrello delle vecchie miniere di grafite) si imbocca la strada B5 che sale a Pra Martino (Pra Martin). Superata di pochi metri la strada che si stacca a sx diretta alla borgata Muretti, si prende sulla dx per un evidente sentiero percorrendo in salita un primo tratto di bosco. Il tracciato prosegue più ripido in una bela faggeta e con un ultimo tratto quasi in piano va a raggiungere la srada B8. (Poco prima dell'incrocio si immette da dx il sentiero C12).
Ciclabilità in salita: 65%
Ciclabilità in discesa: 100%
La traccia, sempre ben riconoscibile passa vicina a un tavola di legna e sale fina a raggiungere un tratta pianeggiante e aperta (bella vista su alta Val Lemina, Tre Denti e Rocca Sbarua). Da qui in pochi minuti si esce dal bosco per guadagnare il bel pianoro di San Giuliardo (San Giuliart ).
Ciclabilità in direzione Rocciacotello-San Giuliardo: 70%
Ciclabilità in direzione San Giuliardo-Rocciacotello: 80%
Dislivello: 160 m
Superata la piana di San Giuliardo (strada B8) e lo deviazione a sx per lo borgata Sartetti (strada B 1) si raggiunge un tornante a dx, poco oltre il quale un sentiero si inoltra a sx nel bosco. A un primo tratto in salita poco evidente segue una traccia più marcata in piano, che riporta in breve alla carrozzabile B8. Percorse alcune decine di metri sulla strada, si imbocca il sentiero in salita sulla destra, che in pochi minuti raggiunge una rada faggeta (evitare una traccia che scende a dx) e prosegue a mezza costa in lieve salita. Quando il sentiero è ormai quasi in piano, ignorando quella che sembra la traccia principale e svolta a sx, si procede diritti lungo un sentiero meno evidente e si giunge in breve al pian Granetta (pian d'I Granèt ). (La fontana della Fraita, sul versante villarese dello spartiacque, si raggiunge con pochi metri di strada carrozzabile.)
Ciclabilità direzione San Giuliardo-pian Granetta: 40%
Ciclabilità in direzione pian Granetta-San Giuliardo: 100%
Dislivello: 130 m
La borgata Ciarriere (le Cialiere; costruzioni che conservano caratteristiche tradizionali; fontana) si raggiunge dalla borgata Droglia con lo strada B3. Attraversata la corte dell'abitato e proseguendo diritto (a sx della casa di fronte) si imbocca il sentiero che sale piacevole nel bosco. Il percorso principale sale piegando leggermente verso dx, e si segue senza possibilità di errore (fatta eccezione per un sentiero, da evitare, che scende verso dx e si perde prima di raggiungere la strada B4), raggiungendo la strada B2 che porto allo spartiacque Val Chisone Val Lemina. (NB: questo stesso itinerario può avere inizio dalla borgata Roussa, prendendo lo traccia evidente nei prati sottostanti le case.)
Ciclabilità in salita: 30%
Ciclabilità in discesa: 100%
Sentiero poco ciclabile in salita, divertente in discesa con qualche attenzione: è stretto e in alcuni tratti un po' esposto.
Dislivello: 195 m
Dalla borgata Muretti superiori (i Murèt; raggiungibile da Villar Perosa con l'itinerario C8) si prosegue per la strada B5 fino all'attraversamento di una coumba (piccolo corso d'acqua) sul cui fianco, a dx della strada, si inerpica un sentiero molto evidente. Lo si percorre per poche decine di metri scegliendo la deviazione a dx del primo bivio. Il sentiero sale in un bosco dia faggi, compie una svolta a sx e giunge nei pressi di due miande (dette d'i Ciouc) dove il percorso piega a dx, trasformandosi in una pista foresta le molto evidente, in lieve salita. Raggiunto una bella faggeta, dove il percorso divento pianeggiante, si abbandona la pista per prendere un sentiero che sale a sx con una pendenza pronunciata e sbuca nello spiazzo antistante le rovine dell'albergo di Pra Martino.
Ciclabilità in salita: 25%
Ciclabilità in discesa: 100%
Dislivello: 130 m
Nelle immediate vicinanze dei Sartetti (i Sartèt), a pochi metri dall'ingresso della borgata, la strada B1 volta decisamente verso sx per chi sale, con un tornante protetto all'esterno da un muretto e ombreggiato da grandi castagni. Da qui ha inizio un sentiero che subito si divide in due tracce delle quali si deve seguire quella di dx. Il sentiero percorre a mezza costa un tratto di bosco per scendere poi ad attraversare un piccolo rio; passata lo coumba, risale nel bosco e giunge a un bivio dove si prende o dx scendendo, nei pressi di una bella faggeta, ad attraversare un secondo piccolo corso d'acqua. Superatolo, il sentiero risale e raggiunge uno traccio molto evidente che prosegue a mezza costa fino ao incontrare il sentiero C3.
Ciclabilità in direzione Ciusranda: 80%
Ciclabilità in direzione Sartetti: 95%
Dislivello: 50 m
Dal sentiero C6 che parte dal Saretto (strada A2), percorso il tratto lungo la recinzione si svolta a dx e si prosegue evitando la prima traccia sullo sx e deviando,sempre o sx, sulla seconda a mezza costa in piano. Seguendo sempre il sentiero principale si raggiunge la borgata Molliere (/e Moliere).
Ciclabilità in direzione Molliere: 100%
Ciclabilità in direzione Saretto: 100%
(Informazioni tratte da www.comune.villarperosa.to.it)
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Un ambizioso progetto fondato sulla mobilità cicloturistica, promosso dall’Unione Montana del Pinerolese in collaborazione con i Comuni di Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Prarostino, Roletto, Rorà, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Torre Pellice e Villar Pellice, con l’obiettivo di far conoscere il territorio a tutti gli amanti delle attività outdoor grazie alle sue ricchezze ambientali, paesaggistiche, storico-culturali ed enogastronomiche, con la sua diffusa e variegata offerta ricettiva e le sue molteplici opportunità.
(Informazioni tratte da www.upslowtour.it)